Accetto

Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Questo sito utilizza cookie tecnici. Clicca qui per prendere visione dell'informativa estesa sull'utilizzo dei cookie e leggere come disabilitarne l'uso. Cliccando su 'Accetto' acconsenti all'uso dei cookie.

Accetto

Corpo/Azione/Re-Azione

A seguito dell’idea dell’opera aperta, che si afferma alla fine degli anni Sessanta, anche la pittura sperimenta nuove modalità di realizzazione e in particolare si pone per alcune artiste in rapporto all’atto fisico del dipingere e del proprio corpo. Il dipinto diviene così il risultato di un’azione o un processo che può essere traccia dell’agire stesso. Si potrebbe pensare quale matrice storica di questo processo il “modulor” di Le Corbusier, basato appunto sul corpo umano leonardesco quale misura della progettazione architettonica. Allo stesso modo le due artiste che vengono presentate in questa sezione si servono di una metodologia la cui unità di misura è, appunto, il proprio corpo. L’atto ideativo in queste artiste è strettamente unito all’atto creativo, manuale, al contatto fisico e naturale del proprio corpo con lo spazio e il colore, il cui risultato finale deriva da una sovrapposizione di pennellate colorate (Carmengloria Morales), sovrapposte e addirittura cancellate (Maria Morganti). L’atto del dipingere è testimonianza dell’esserci, ma è soprattutto testimonianza del processo e del lavoro dell’artista.