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Case per artisti

Pietro Lingeri, Case per artisti, Isola Comacina, Ossuccio, 1938

Le case per artisti disegnate da Lingeri realizzate nel 1940 completano un progetto iniziato per volontà dell’Accademia di Brera nel 1920, anno in cui l’isola su cui sorgono venne donata allo Stato Italiano dal re del Belgio. Dopo un concorso del 1921 con risultati giudicati insoddisfacenti ed un nuovo rilancio cinque anni dopo, si decise di affidare l’opera a Pietro Lingeri. L’architetto ridimensiona il progetto originale che doveva comprendere spazi comuni ed un albergo per sviluppare invece tre moduli abitativi ispirati alla casa per vacanze che Le Corbusier aveva costruito nel 1935 a Los Mathes, in Francia. Le case, che devono ospitare artisti italiani e belgi per brevi soggiorni, sono composte da un piano terra con zona giorno, zona notte al piano superiore ed uno studio a doppia altezza. Il progetto è orientato al massimo dialogo tra le realizzazioni e il suggestivo ambiente circostante, oltre che nel far coesistere elementi dell’architettura vernacolare con stilemi razionalisti. Le residenze d’artista si inseriscono perfettamente nel contesto grazie alle dimensioni ridotte, al loro rapporto simbiotico con l’esterno e con l’utilizzo di materiali tradizionali come la pietra di Moltrasio per le murature portanti ed il legno per scale, serramenti e orditure dei tetti. Disposte lungo l’asse eliotermico, le case sfruttano al massimo la luce dall’esterno che attraversa le pareti in vetrocemento delle facciate nord e colpisce le pareti interne in pietra intonacata.