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Casa Giuliani Frigerio

Giuseppe Terragni, Casa Giuliani Frigerio, viale Rosselli 24, 1939-40

La Casa Giuliani-Frigerio è l’ultimo edificio costruito da Terragni, ma paradossalmente segna l’inizio di quella che sarebbe dovuta essere una nuova fase di sperimentazione progettuale interrotta bruscamente gli eventi bellici. Pochi mesi dopo l’inizio del cantiere Terragni viene infatti richiamato alle armi ed è così costretto a seguire l’andamento del cantiere attraverso la fitta corrispondenza con l’amico e collaboratore Luigi Zuccoli. L’edificio doveva essere collocato in una zona di nuova urbanizzazione alto-borghese non lontano dal Novocomum. I tre appartamenti per piano sono organizzati su livelli sfalsati di mezzo piano. Questo slittamento che appare evidente nelle facciate est ed ovest, permette di distribuire due alloggi alla stessa quota e il terzo, servito da un ballatoio che si affaccia all’esterno, alla quota successiva. All’ultimo piano l’invenzione della “villa con giardino pensile”, arretrata rispetto al filo delle facciate, si sviluppa su quote diverse e riporta a un unico livello il piano di copertura. Le facciate, ormai lontane dalla semplice forma a parallelepipedo, sono articolate invece da corpi aggettanti e da sfondati. Particolari risultano anche le pennellature dei balconi e le intelaiature in ferro per le tende da sole (presenti solo su un lato). Un prezioso spaccatello di marmo riveste le quattro facciate. La complessità di questa architettura, è risolta con soluzioni del tutto innovative che vanno oltre i dettami del razionalismo dimostrativo.